martedì 4 marzo 2014

Domnosis




Negli ultimi tempi sta prendendo piede tra le pratiche bdsm, quella della domnosis. Nata, come spesso accadde, negli Stati Uniti, la domnosis si sta diffondendo anche nei paesi europei e timidamente anche in Italia. Nello specifico la domnosis consta in un'applicazione delle pratiche ipnotiche in un contesto bdsm al fine di far intraprendere al sottomesso un viaggio mentale nei meandri della propria psiche e della propria emozionalità, suscitando delle sollecitazioni tali da rendere, nelle aspettative, più profonda e penetrante l'esperienza bdsm. Ovviamente il corredo di pratiche annesse non è distante da quello di una normale sessione: umiliazioni, torture, moneyslavery (come potrebbe mancare!), ordini di varia natura.
La domnosis trova per lo più applicazione in una dominazione a distanza. Una nuova trovata per ampliare il parco pratiche delle prodommes e incuriosire il cliente in cerca di nuove emozioni; quindi lo scenario più ricorrente è quello della dominazione via webcam ma le più scafate hanno pensato bene di mettere a disposizione file "ipnotici" acquistabili presso i propri siti per avere con sè sempre a portata di mano, la propria Mistress preferita racchiusa in un hard disk. Ecco così video su misura o mp3 con la voce della dominante, con prezzi e durata variabile. Una nuova forma di marketing che probabilmente ha la sua fetta di mercato alla quale le dominatrici di oltreoceano ed europee si stanno adeguando e stanno sperimentando (Princess Angel, Evilena, Mesmerizing Goddess River, Lady Radiance tanto per fare qualche nome). Ovviamente il virtuale non è il solo ed esclusivo campo di applicazione dell'ipnosi ma ben si può adattare e praticare in una sessione reale, cosa che peraltro spesso accade (almeno a giudicare dalle testimonianze di chi si dichiara seguace di tale pratica). Quanto ci sia di ipnosi, quanto di suggestione e quanto di pura ciarlataneria, difficile dirlo e la cosa andrebbe valutata caso per caso.
Ma al di là delle mere supposizioni, ci si chiede quanto sia in realtà applicabile e opportuno abbinare l'ipnosi al bdsm?
Occorre a questo punto fare un passo indietro e spendere due parole sull'ipnosi.
È bene chiarire che l'ipnosi non è una pratica di pura fantasia ma trova reali applicazioni nella realtà essendo ben lontana dalle macchiette da cartone animato o dai poteri dei prestigiatori televisivi che ammaliano chi è di fronte con un semplice "a me gli occhi!". Infatti l'ambito di applicazione più frequente dell'ipnosi è in ambito medico e psicologico.
Tecnicamente l'ipnosi è un vuoto di potere creato a livello del sistema nervoso nel soggetto; su tale vuoto di potere si inserisce la volontà dell’operatore per conseguire gli effetti terapeutici richiesti.
Cenni dell'ipnosi si possono rinvenire nella Bibbia e in Paracelso ("l'anima è la sorgente, l'immaginazione lo strumento, il corpo il materiale plastico") tanto è antica tale pratica ma l'utilizzo noto più vicino alle nostre concezioni, risale al 1843 quando un oculista inglese si accorse che facendo roteare un oggetto luminoso a 20cm dagli occhi di un paziente, quest'ultimo reagiva con dei movimenti delle palpebre riscontrando uno stato simile al sonno.
L'evoluzione dell'ipnosi ha fatto si che essa sia largamente utilizzata in ambito psichiatrico e psicologico. Milton H. Erikson definiva l'ipnosi "un processo mediante il quale aiutiamo le persone a utilizzare le loro associazioni mentali, ricordi e potenzialità vitali per raggiungere il proprio scopo terapeutico. Il terapeuta agisce dunque, sollecitando emozioni, ricordi amplificando qualità e potenzialità del paziente portandolo in uno stato di trance".  Come dice il Dr. Marco Mozzoni (da leggere per approfondire sono i suoi articoli su medicitalia e sul suo sito) "è il paziente stesso a ritrovare esperienze e abilità mentali personali utili a raggiungere fini terapeutici. In questo contesto il terapeuta ha il ruolo di facilitatore dell'esperienza della trance".
Tanto è penetrante il potere dell'ipnosi di incidere sull'inconscio e risolvere problemi di tipo psicologico, quanto è enorme il suo potere di agire sul sistema nervoso al punto tale da influire sulla ricezione del dolore. Basti pensare che sempre più spesso in chirurgia l'ipnosi viene usata sui pazienti che denotano gravi intolleranze e allergie agli anestetici. Se correttamente attuata l'ipnosi ha efficacia al pari di un analgesico tradizionale nel controllo del dolore e in tal modo è stato possibile effettuare numerosi interventi senza che il paziente accusasse il minimo dolore.
A questo punto, avendo chiara la potenzialità di tale pratica è il caso di ritornare alla domanda posta, ovvero l'opportunità di accostare l'ipnosi al bdsm.
Ci si spende spesso a ribadire le regole del Ssc e l'importanza della collaborazione tra Dom e sub circa l'interpretazione delle reazioni dell'altro e della piena coscienza del proprio stato psichico e fisico. Appare evidente che qualora una trance ipnotica andasse a buon fine si altererebbe per non dire azzererebbe la soglia del dolore del sottomesso il quale non avrebbe più contezza e la percezione dei suoi limiti, del suo stato psichico, del dolore, di eventuali difficoltà. Dall'altro lato il dominante non avrebbe più alcuna informazione utile per decifrare le reazioni del sottomesso e il suo effettivo livello di sopportazione. Il pericolo di un tale scenario appare evidente. Non ci sarebbe più alcuna safeword nè sicurezza alcuna. Questo sul piano fisico, cosa certamente importantissima per non ledere l'integrità del bottom. Ma i risvolti potrebbero essere dirompenti anche sul lato psichico. Si potrebbero andare a intaccare delicati ambiti dell'inconscio di un individuo che potrebbero comportare strascichi lesivi dell'integrità psichica. Senza contare il danno che potrebbe derivare da chi userebbe l'ipnosi per amplificare la portata (già di per sè altamente pericolosa) della moneyslavery o persino come arma di ricatto.
La cosa pare infatti non convincere nemmeno i più navigati. Come Fulvio Brumatti, "militante" del bdsm e storico organizzatore di feste a tema: "Per quel che concerne l’aspetto dell’ipnosi, ho l’impressione che non faccia concettualmente parte del mondo SM, e comunque in Italia questo fenomeno non esiste (ancora). Se l’ipnosi serve per convincere una persona a sottoporsi a castighi, umiliazioni e legature, contravviene alla regola del consenso che sta alla base di questo tipo di giochi. Inoltre è noto che una persona ipnotizzata fa ciò che dice l’ipnotista solo se l’azione suggerita non contrasta con i suoi principi morali. Certo si può obiettare che un abile ipnotista potrebbe alterare la realtà percepita dal soggetto e fargli cambiare idea. Così una donna che non si spoglierebbe mai di fronte all’ipnotista, magari acconsente se lui le fa credere di essere in un ambulatorio medico. Insomma, è uno scenario troppo rischioso e difficile da gestire fuori da una sede terapeutica, io parere. Se invece parliamo di ipnosi come di uno strumento utile per effettuare un viaggio mentale, forse è uno stato di coscienza in cui una persona può scoprire meglio i propri limiti e i propri gusti. Mi chiedo però se avrebbe senso che qualcuno mi ipnotizzasse per farmi provare il piacere di un’aragosta mentre poi nella realtà addento un panino al formaggio" (da Corriere della sera).
Insomma, probabilmente una nuova deriva di cui il bdsm, già abbastanza minato da fin troppa gente che attenta alle sue fondamenta, non aveva certo bisogno.

1 commento:

  1. No, direi che la maggior parte delle persone non ne sentiva minimamente il bisogno.
    L'ipnosi è tutto sommato una scjenza medica affermata e riconosciuta, metterla nelle mani di persone incapaci che mirano solo a qualche cliente in più o a qualche soldo in più, senza cliente, che è pure meglio almeno non scocciano, può fare danni irreparabili, come gli aghi, le iniezioni saline, i cateteri e via discorrendo.
    Mi viene da concludere dicendo; non sanno più dove attaccarsi pur di non fare nulla per avere tanto.
    Daniel

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